Ma tu che ne sai degli altri ?
Quante volte pensiamo sugli altri ? Ve lo dico io sempre, in qualsiasi istante non riusciamo proprio ad esimerci nel farlo !
Ma cosa accade quando vediamo gli altri ? Si innesca automaticamente il meccanismo del giudizio, osserviamo come vestono, come si muovono, cosa dicono, cosa mangiano, insomma effettuiamo un vero check-up !
Siamo strutturati in questo modo ( purtroppo ) , ognuno di noi si sente migliore degli altri , perché crede appunto di esserlo. Sino al punto di giudicare perché non è come noi.
Ma sappiamo realmente cosa e in che modo vivono la loro vita ?
Non sappiamo nulla della loro vita, delle loro circostanze, del loro vissuto, delle loro esperienze, insomma senza sapere ci permettiamo di giudicarli.
Per poter capire gli altri , dovremmo indossare le stesse scarpe, gli stessi vestiti, vivere la loro vita, e solo allora capiremmo e smetteremmo di giudicare.
Comprendete che si giudica senza conoscere una persona, sarebbe opportuno precisare che si tratta di pregiudizio, e lo facciamo per luoghi comuni.
Ma si ci siamo chiesti perché lo facciamo ? Ci fa star bene? Ci sentiamo migliori rispetto agli altri? Perché siamo così cinici verso noi stessi ?
Vedete fratelli abbiamo dimenticato che siamo tutti fratelli, e gli altri siamo noi, ma per egoismo è molto più comodo pensare al proprio benessere e al proprio status.
Quando vedi qualcuno invece di esporre pensieri su di lui, vedi in lui te stesso, vivi la sua situazione, basta un sorriso, una stretta di mano, un abbraccio, con semplici gesti rallegri Te stesso e chi hai di fronte , nella stessa e medesima misura.
Oltre l’immenso
di Rossana Angeli
Ci sono giorni fragili
che stanno nel silenzio
per paura di rompersi
come vetri in mille
pezzi.
Si é deboli e forti
da soli perché
nessuno
indossa la tua pelle.
Non si a voglia
di dare troppe
spiegazioni.
Vado avanti
sempre
e la vita prosegue.
Ogni giorno percorro
il sentiero
della solitudine,
per capire
il cuore oltre
l’immenso.
GRAZIE SORELLINA
tutto molto bello ,tutto vero anche se a volte chi hai di fronte e abbracci è lui che giudica te,
guarda come sei vestito come sei pettinato e quanti peli ti escono dal naso.
a volte chi sta cadendo dalla rupe al quale tu tendi la mano o entrambe le braccia per soccorrerlo
non fa altro che pensare a se stesso ostinandosi a volersi far tirare sù insieme al peso del suo ego facendo in modo di far cadere anche te.
queste cose mi accadono di continuo ,forse è la mia esperienza ,non so .
Non giudico e vengo giudicato ,aiuto e vengo dimenticato.
Sono forte ,è vero ,ma sono stanco.Negli altri vedo il peggiore me stesso ma li amo lo stesso ,è solo che a volte ,il più delle volte ,preferisco starmene da solo per non provare angoscia e senso di prigionia che mi attanaglia .